Luca Soggia, 27 anni, è un perito assicurativo con la passione per i manga; come ogni buon Toro ha un carattere forte e con la sua dolce metà è premuroso e romantico. L’unico rimprovero che gli fa Noemi è il suo disordine caotico e una fede romanista che lei, da simpatizzante laziale, non riesce proprio a mandar giù!
Noemi e Luca, novelli sposi di Marcellina, hanno scelto nel pieno della loro giovinezza e con assoluta convinzione di giurarsi amore eterno con l’antico sacramento del matrimonio. Una decisione che al giorno d’oggi fa quasi notizia considerato che sono sempre di più gli italiani che preferiscono convivere (le unioni di fatto sono più che raddoppiate dal 2008, superando il milione nel 2013-2014 ndr). Questa bella love story nasce fra i corridoi del Liceo Scientifico Ettore Maiorana di Guidonia: Noemi aveva appena 14 anni e Luca era in procinto di diplomarsi. Lo scorso 20 giugno si sono sposati nella chiesa Cristo Re di Marcellina, dopo un fidanzamento durato nove anni da quel primo bacio, rubato con un romantico “ricatto”…
Sono sempre meno le coppie italiane che decidono di sposarsi, per di più sotto la soglia dei trent’anni. Voi, prima del fatidico sì, non avete mai considerato l’opportunità di convivere?
L. Mai. Quando si ama veramente una persona non credo ci sia bisogno di fare prima una “prova” di convivenza, se poi ne parliamo addirittura come scelta definitiva non siamo favorevoli all’unione di fatto come principio.
N. E’ un peccato sapere che molti giovani di oggi associano al matrimonio l’idea di mettere il loro rapporto “in gabbia”. La cosa importante è fare il grande passo solo se si è veramente convinti.
Nel vostro caso questa convinzione è maturata durante un lungo fidanzamento. Tutto cominciò nove anni fa, ci raccontate com’è andata?
N: Frequentavamo lo stesso liceo e nonostante gli facessi capire in tutti i modi che ero interessata a lui , Luca non si decideva a chiedermi di uscire perché pensava fossi troppo piccola. Così un giorno, all’uscita da scuola, presi coraggio e gli dissi : “se domani quando esco ti trovo qui, mi dovrai accompagnare a casa”.
La tua risposta fu un romantico ricatto, giusto Luca?
E già, dopo un momento di imbarazzo le risposi: “Ti accompagno a casa solo a patto di ricevere un bacio come ricompensa!”
Promessa mantenuta ?
N: Eh no! Almeno non in quell’occasione …
L: Sono stato io a rubarle quel bacio il giorno dopo… in quel momento ho sentito un brivido lungo la schiena, il chiaro segnale di un sentimento forte che poi ho chiamato Amore, quello con la lettera maiuscola.
Noemi, dopo questa descrizione poetica immagino che tuo marito avrà dato il meglio di sé anche nella sua proposta di nozze!
N: In realtà esordì con un tono serio dicendomi al telefono: “ti devo parlare”, quella classica frase che solitamente in una coppia preannuncia il ben servito! Ero quasi certa che si stava preparando il discorso per lasciarmi …Iniziò facendomi il terzo grado con domande del tipo: “Ma tu stai bene con me? Sei sicura del nostro rapporto?”.
L: Non mi guardava in faccia, era incavolata nera ! (sorride)
E la proposta quindi?
L: Eravamo già in macchina. Un po’ per darle il tempo di sbollire e un po’ perché in fondo sono un ragazzo timido.
N: La tensione si è sciolta quando mi ha dato la scatoletta di velluto dicendomi, come in un film d’amore: “Noemi De Bonis, vuoi sposarmi?” .Per la gioia ho pianto durante tutto il tragitto verso casa!
Come vuole la tradizione non poteva mancare la serenata alla futura sposa…
L: Certamente, ho cantato per lei tre canzoni: “Per me è per sempre” di Ramazzotti, “Nient’altro che noi” degli 883 e la nostra canzone “Sweet Child o’ Mine” dei Guns N’ Roses. E modestamente ho dato prova di avere una voce maschia…
N: Stonata vorrai dire…sono scesa di corsa all’ultima canzone prima che i vicini gli tirassero i pomodori!
Nel giorno del sì eravate agitati?
N: Niente affatto, abbiamo vissuto ogni momento della giornata serenamente senza alcuna agitazione. Sarà perché abbiamo desiderato così tanto quel momento…
Accanto a te, Noemi, c’erano quattro damigelle: hai scelto lo stile americano?
N: No, è stato un matrimonio classico in cui la scelta delle damigelle mi ha permesso di avere al mio fianco le mie quattro migliori amiche (Daria, Laura, Francesca e Karen) visto che non potevo avere cinque testimoni.. Erano bellissime e sorridenti nei loro abiti salmone, colore principe del mio matrimonio…!
Ciliegina sulla torta, il vostro viaggio di nozze..
L. Siamo stati in Tailandia: prima Bangkok poi Phuket, Singapore e infine Bali. Che favola! Ha
organizzato tutto Noemi, è stata bravissima.
Come vi vedete fra 10 anni?
L: Sempre felici e magari con 5 bambini…
N: che ne dici, anche con un cucciolo di gatto che gira per casa? (chiede al marito)
Luca la guarda con occhi pieni d’amore e annuisce: “Come posso dire di no alla donna della mia vita?”. (Gio. De Bon.)